A me "Interstellar" è piaciuto.
Sarà che non vado mai al cinema ma che il cinema mi affascina anche quando vedo film brutti; sarà che la fantascienza la adoro e mi sembra una finestra sul futuro tremedamente necessaria in un'epoca di "passioni tristi"; un'epoca avvoltolata sul consumo in loop di presenti e passati ormai logori.
Prendo il La da questa recensione di Lee Marshall per via di tutti i suoi ottimi spunti: cogliete il lato positivo degli
elementi criticati e il lato negativo di quelli apprezzati e avrete la
mia, di recensione.
E la traduco in una specie di lista per la spesa che suona un po' così:
Sarà che non vado mai al cinema ma che il cinema mi affascina anche quando vedo film brutti; sarà che la fantascienza la adoro e mi sembra una finestra sul futuro tremedamente necessaria in un'epoca di "passioni tristi"; un'epoca avvoltolata sul consumo in loop di presenti e passati ormai logori.
E la traduco in una specie di lista per la spesa che suona un po' così:
- comprare un "worm-hole" che unisca il mio letto al fasciatoio di Francesco
- guardare più spesso dietro le librerie
- far vedere in giro quella certa scena per far capire cosa succederebbe se i grillini facessero una riforma della scuola
- dire a quelli di "Gravity" che se so' fregati il titolo giusto
- affermare con saccenza che l'amore può essere scientifico e che la scienza vera può essere amore (e quindi divina)
- rileggere presto il ciclo della Fondazione di Asimov