25 gennaio 2008

la scelta

(...) La Ferla apparteneva a quella categoria di persone che per arrivare allo scopo sarebbero disposte a vendere anche la madre (...). Ecco perchè lui stava sempre con chi comandava, riuscendo a passare con disinvoltura dalla destra alla sinistra. Per ingraziarsi il potente di turno era disposto a tutto: fare delazione, imbrogliare e soprattutto scrivere ciò che faceva piacere a chi comdandava. E quando glielo rinfacciavi argomentava "finiamola con certe ipocrisie. Il mondo va così ed andrà sempre così. Oppure pensate che lo si possa cambiare con i vostri moralismi?". (Alfio Sciacca, "Chi ha ucciso Pippo Fava", in La Scelta, Novantacento edizioni, 2007).

La scelta è una raccolta polifonica di racconti brevi che ho scoperto grazie ad uno dei suoi curatori, Salvo Toscano, incontrato un bel dì per caso sul web.

Storie di uomini e donne che hanno creduto che il mondo "non va così e basta", nonostante i diversi La Ferla da cui siamo ognidì accerchiati o solo rattristati. Scegliere fa sempre la differenza.

Un bel modo di ricordare delle persone (i tanti martiri della mafia) prima che diventino solo simboli buoni per farsi 10 minuti di lavaggio della coscienza.

Perchè i moralismi non cambiano il mondo, ma gli uomini e le donne che si convertono e scelgono il Bello, sì.

ps. x Salvo: il tuo racconto andrebbe letto in un dibattito sulla 194. Con fermezza e col sorriso sulle labbra. Ma è autobio?

5 commenti:

Anonimo ha detto...

grazie per tutto.
e per quanto riguarda il mio racconto, no, non è autobiografico ma puramente inventato.

come comunicazione di servizio aggiungo che il sito sul quale cercare il libro è www.ilove-sicilia.it

Anonimo ha detto...

"Scegliere fa sempre la differenza"
Leggo da molte parti stanchezza e voglia di "non votare più" o altro.
No.
Malraux diceva "la politica non si fa con la morale, ma neanche senza"
carnesalli.splinder.com

Unknown ha detto...

caro carnesalli... aggiungo che bisognerebbe ridare un po' più peso a tutte le scelte piccole e grandi del quotidiano, ridargli un perché, rischiarsi e rischiare un "fuori schema", rifiutare la filosofia dei tanti La Ferla... anche così si vota.

Anonimo ha detto...

D'accordo
Roberto

Anonimo ha detto...

sì, scelte piccole e grandi. alla presentazione del libro, ugo barbàra, che ha scritto della storia di graziella campagna,a ammazzata a 17 anni perchè lavorando in una stireria in uno sperduto paese del messinese aveva (forse) letto un documento che non avrebbe dovuto leggere, osservava che in fondo anche lei, morta apparentemente "per caso", era invece caduta per una "scelta": quella di alzarsi alle 6 del mattina ogni giorno per andare alavorare per due o trecentomila lire per aiutare la famglia.

ps me l'avete chiesto in tanti se il racconto è autobiografico, mi fa piacere, vuol dire che almeno è realistico