"Papà, ma quando Pietro era piccolo, io dove ero, nella pancia di mamma?".
Miriam, quasi 4 anni, la sorella più piccola di Pietro (e Teresa), mi fa una domanda che probabilmente avranno da sempre fatto tutti i bambini ai loro genitori.
Io mi spremo le meningi, recupero la memoria delle risposte già date agli altri due - qualche "buona pratica" aiuta - e dico: "No, non ancora. Ma eri nel cuore di mamma e papà".
Lei sorride, come "accarezzata", ma non molto convinta e insiste: "Ma poi che stavo nel cuore sono scesa nella pancia di mamma?".
Sì, amore mio, è andata così.
Come fate a capire queste cose, in modo così semplice?
Anche il Dio dei cristiani è un Dio fatto così.
Ha a che fare con i corpi molto più di quel che spesso si pensi e si dica.
Che va bene la ragione, va bene il cuore, vanno bene le idee e persino i "buoni sentimenti " e "i valori", se non sappiamo dirLo in altro modo.
Ma Lui è sopratutto Uno che si fa vicino, si immerge, affonda, nelle nostre realtà quotidiane, si fa carne.
Lui è uno "che scende nella pancia".
Grazie a una donna e a un uomo - due persone come me e te - che gli hanno detto "sì", nonostante la ragione, le idee, i (buoni?) sentimenti, e persino i valori del loro tempo.
Lasciamo che Dio "ci scenda nella pancia", perché sia vivo e presente nelle nostre vite, nelle nostre luci e nelle nostre ombre, nelle nostre mani e nei nostri piedi in cammino, nei nostri occhi e nelle nostre parole.
Questo è il mio augurio per me e per te.
Buon Natale!
5 commenti:
CAVOLI....
augurio che accolgo e contraccambio...cosi..
Bello, molto. L'ho letto su VinoNuovo e mi ci sono ritrovato. Qualche giorno facevo una riflessione simile che mi ha molto consolato nel vivere il Natale di quest'anno. Te la segnalo, se vuoi leggerla: http://doncristianomauri.wordpress.com/2011/12/24/sorpresa-di-natale-chiamati-ad-essere-grembo/
caro don cristiano, ben trovato. Ho letto. Grazie della condivisione. La notte di Natale ho scoperto nella parrocchia che da poco "frequentiamo" (abbiamo avuto un trasloco abbastanza recente e un difficile ricollocamento ecclesiale...) che il parroco ha fatto allestire il presepe "nella pancia", in una gigantografia di una donna incinta...
Grazie Simone, prezioso, as usual.
Romeo
Ciao, ho avuto il piacere di inserire il tuo blog su "BlogImportanti".
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