Nei miei viaggi da pendolare mi è capitato di sorprendermi più volte emozionato fino alle lacrime scorrendo le pagine scritte da Silvia Vecchini per la sua Myriam.
Lo trovo il libro più convincente tra quelli che ho letto finora sulla figura e sulla spiritualità di Maria e sulla storia della coppia che ha accolto il Dio di Gesù Cristo nella vita del mondo. E la figura di Giuseppe, israelita umile e inquieto e vero uomo e persino maschio, finalmente descritta nella sua "innaturale" credibilità.
Conoscenza della Sacra Scrittura, della cultura e della società del tempo, descrizioni e rappresentazioni delle persone concrete e non "angelicate". E non per questo meno dense di bellezza, provocazione, mistero e spiritualità. Bello. Ve lo consiglio.
"Ed ecco che il Signore passò. Ci fu un vento impetuoso e gagliardo da spaccare i monti e spezzare le rocce davanti al Signore, ma il Signore non era nel vento. Dopo il vento, un terremoto, ma il Signore non era nel terremoto. 12Dopo il terremoto, un fuoco, ma il Signore non era nel fuoco. Dopo il fuoco, il sussurro di una brezza leggera. 13Come l'udì, Elia si coprì il volto con il mantello, uscì e si fermò all'ingresso della caverna". (1Re 19, 11b-13a)
Nessun commento:
Posta un commento