06 ottobre 2011

italia sono anch'io/2

Il nostro H. W., cittadino italiano evidentemente "sfortunato", si imbatte ancora una volta in un quiproquo sulla sua cittadinanza.


Questa volta galeotto è un incombente viaggio di lavoro in Inghilterra.

"H., scusa - lo chiamano dalla segreteria dell'ufficio - l'agenzia di viaggio dice che sul tuo passaporto serve il visto...".

E il buon H.: "Il visto? Ma non serve il visto per l'Inghilterra!".

"Ma LORO dicono che nel tuo caso... insomma... sei eritreo, no?".

"Ma TU e LORO avete visto che ho un passaporto italiano?"

"Ah, ehm, beh, allora... forse... aspetta... vediamo...".

Dopo qualche minuto la trafelata segretaria scende nell'ufficio di H. e dice: "Guarda, vai tu in agenzia e spiegagli questa cosa. Io non ci sono riuscita...".

ps. la campagna "L'Italia sono anch'io" ha raccolto già 10 mila firme per le due proposte di legge d'iniziativa popolare che puntano a riformare la legge sulla cittadinanza

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