12 gennaio 2009

Carmelo, la pianola e il controllore

Due storie, due Italie. Anzi, la stessa.

Me le racconta un amico. Le uso per cominciare l'anno, per raccontare l'Italia che vedo e che soffro e quella che mi emoziona e mi fa sperare. Le scrivo come fosse un programma, per tutti, se volete. Uno spartito da scrivere e suonare, pigiando i tasti giusti.

Carmelo. Un imprenditore agricolo circondato dalla mafia, che resiste, con la scorta. Quando il mio amico arriva a casa sua per un pranzo improvvisato, Carmelo si mette a suonare la pianola.
Dopo tutti i racconti, dopo che nel paese non lo saluta nessuno, dopo tutta la sofferenza, rivederlo riappropiarsi della serenità lascia incantati.

Il controllore. Alla partenza da Foggia, il tipo dell'autobus per Napoli si prende i soldi del biglietto. 9.80 €. Non dà né ricevuta né biglietto. Passano 25 min. Alla prima sosta si avvicina al mio amico e gli dà uno scontrino. C'era scritto "Candela - Napoli, 7,60€". Lui non dice nulla. Gli è venuto da ridere. "Se sei fedele nel piccolo...".

Ogni giorno c'è da scegliere, amici e amiche, se essere un po' più come Carmelo o un po' più come il controllore... ma, almeno, non lasciamo i Carmelo da soli.

(foto di Hryckowian/Flickr)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

La storia del "controllore" fa davvero tenerezza. Siamo stati da poco informati di frodi finanziarie di proporzioni mostruose e ora con questo gustoso aneddoto possiamo finalmente riscoprire il piacere delle cose semplici: una boccata di aria fresca e pulita... un sano piccolo furtarello d'altri tempi. Grazie moralista.

Anonimo ha detto...

Bravo moralista