Mons. Bruno Schettino è l'arcivescovo di Capua, il territorio in cui pochi giorno orsono si è consumata una strage (7 persone uccise a Castel Volturno, 6 di origine africana e 1 italiano) che ha dato poi il "la" a una serie di atti di vandalismo e di "ordinaria follia" metropolitana...
Mons. Bruno Schettino (promotore, tra le altre cose, di un centro per accoglienza per immigrati, gestito dalla Caritas) ha commentato i gravi fatti avvenuti in un'intervista rilasciata a La Stampa e pubblicata sabato 20 settembre (p. 6) con un titolo "forte" ("Il vero problema?Troppi nigeriani).
Nelle sue parole alcuni strabilianti esempi di razzismo acrobatico politically correct ("... i nigeriani, gente intelligente ma dedita piuttosto alla droga e alla prostituzione..."). Ma, francamente, non è questo che mi colpisce.
Alla domanda, "Il problema sono i nigeriani?", l'alto prelato e pastore della Chiesa, ribadisce: "Sono solo loro a darsi alla droga e alla prostituzione... gli altri gruppi di stranieri sono lavoratori ben accettati (da chi, dai camorristi e dai bravi cristiani che li sfruttano in nero?), partono alle cinque di mattina dai casolari (!) dell'entroterra dove abitano in quattro in una stanza (!), vanno a cercare lavoro a giornata (?) nelle piazze dei paesi". Allegria!!!
Non contento dell'elevato esercizio di discernimento socio-economico, alla domanda "è una strage di camorra?" (7 persone uccise con un kalashinikov!) egli risponde salomonico: "E' difficile dire di che natura sia questo regolamento di conti. Qui soffriamo non solo un'emergenza sociale e morale, ma anche ecologica" (???).
L'unica emergenza ecologica che annuso è solo interna al palazzo vescovile di Capua.
Si respira davvero un'aria pesante e ci deve essere una densa coltre di fumo in quelle stanze: impedisce di vedere le cose per quel che sono. Povere pecorelle di Capua!
(attendiamo smentite! Magari il giornalista de La Stampa ha calcato la mano...).
ps. dimenticavo: nessuna delle 6 persone di colore uccise era di nazionalità nigeriana (togolesi, liberiani, ghanesi)... ma, tanto si sa, gli africani sono neri e i neri so' tutti uguali...
ps2. consiglio caldamente la lettura di Roberto Saviano, ieri, 22 settembre, su la Repubblica
(foto di pasotraspaso/flickr)
11 commenti:
Scusa se sono incredulo, ma a occhio direi proprio che ci sarà una smentita (come ipotizzi). Io in genere sono "cattivello", ma questa volta non credo che il vescovo abbia detto simili corbellerie. Però una cosa è certa: molti queste corbellerie le dicono davvero: "non sono razzista, ma qualcuno il razzismo se lo merita"... più meno si dice così.
Guarda che il "gentile signore" dei blog cattolici ti cazzia un'altra volta!! .. ; )
Un abbraccio
Mazziello
x luca: ... e già, ma bisogna vedere chi fa più scandalo e chi divide di più i cattolici tra un poveraccio come me e un vescovo che dice cose del genere :)
x marcello: ho cercato vanamente prove circostanziate a suo favore, ma nulla... ma il vero problema non è il razzismo (che è in questo caso fa quasi sorridere) ma la cecità sul mondo (sfruttamento del lavoro e sistema malavitoso) venduta come salomonica saggezza pastorale mi rattrista profondamente...
refusi: ... nel commento precedente mi sono "magnato" un "che" (... CHE mi rattrista etc etc)
Penso che questo post ti varrà la scomunica.
benevenuto luca... sì, sì, alimentate il mio insano vittimismo moralista!!! ;D
ps. magari mi rispondesse il vescovo...
Ti dò un compito: leggi la stupenda lettera di Don Milani "Un muro di foglio e di incenso" sulla "non informazione" di alcuni vescovi. Puoi trovarla nel libro "Lettere di Don Milani" o forse sul web.
Questa citazione mi impedirà persino di pensare ad una possibile candidatura al mio inserimento nei "blog cattolici", ma me ne farò una ragione...
torietoreri
grazie, Tori... credo di avere il libro... cercherò di fare i compiti...
Auguri (rigorosamente moralisti) al nostro moralista, che oggi (25 settembre) compie gli anni: niente regali (ma solo opere di bene), torta fatta in casa, festa aperta ai diseredati e affettuosità a vagonate di famiglia e amici. Ovviamente se pubblichi gli auguri a te stesso non sei un vero moralista.
...ovviamente, Marcello, ma questo fa parte della personalità "schizoide" de "il moralista"... GRAZIE... e ci sei andato vicino, però... ieri ho preso ferie, e sono tornato con tutta "la famigghia" nel luogo in cui ho conosciuto mia moglie per un incontro del Centro minori don Bosco... pranzo in comune con tanti amici che non vedevo da tempo e torta a sorpresa fatta in casa da suro Eva (grazie!!!)...
Sei un vero moralista, complimenti; superi la fantasia! E il fatto di aver pubblicato gli auguri a te stesso il giorno dopo è emblematico: nel moralista, infatti, convivono, in simbiosi perfetta, narcisismo e senso di colpa. Sono estasiato e ammirato.
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