11 maggio 2007

2008 x mille?

Non c'è niente di peggio di una brutta giornata... se non sapere che potrebbe ripetersi...

Domani il Family day 2007 non ce lo toglie nessuno. Ma... se la "grande iniziativa culturale" piacesse e il "big event" divenisse una tradizione?

Pare però che l'ipotesi sia remota. Come mai?
Ripensamento nel mondo ecclesiale e associativo?
Le divisioni interne, ancora contenute a forza, e il malumore sociale inducono a più miti consigli?
No, è solo che in ambiente Cei si sa già che le proiezioni sull'8 per mille, a causa del Family day, sono nefaste: - 30% di firmette in calce sui vari 730, Unico e compagnia fiscale! Parola di Diotallevi. E siccome pecunia non olet...

E' altresì utile sapere che il Family day è finanziato proprio dall'8 per mille (ma non si può dire). Perchè, tra le altre fastidiose controindicazioni di tale outing, ci sarebbe anche l'ulteriore conferma che non sono state affatto le associazioni e i movimenti a volere (e a pagare, pullman a parte) la caciara di domani.
Diciamo che, almeno le più grandi e utili per una tale manifestazione di piazza, sono state bruscamente invitate a non fare dispetti.

Mentre so che il Signore scrive dritto anche su righe stortissime (e, quindi, probabilmente saprà far nascere qualcosa di buono per la Chiesa universale anche dal Family day), sto ancora ad arrovellarmi su una cosa... perchè un sacerdote è riconosciuto socialmente (magari, niente affatto gradito) per il suo ministero anche dai non credenti, mentre il matrimonio cristiano si confonde nel gorgo delle polemiche ideologiche e, di fatto, si distingue solo per la "messa in chiesa"?

4 commenti:

Unknown ha detto...

cioè, cosa vorresti, scusa, un sussidio di stato come quello (sbagliato, secondo me) per i sacerdoti anche per chi si sposa in chiesa?

Unknown ha detto...

No, Max, per carità... la frase contorta, in fondo, è un po' una provocazione voluta... voglio dire che il matrimonio cristiano (che è un sacramento come quello dell'Ordine) non è e non è stato mai abbastanza valorizzato già all'interno della Chiesa. Forse è per questo che, anche socialmente, resta una realtà in fondo meno conosciuta del sacerdozio se consideriamo le sue caratteristiche più profonde e più significative.
Anche il concordato ha fatto sì che matrimonio critsiano e civile in fondo sembrassero la stessa cosa: ma nel bene o nel male non è esattamente così. E non è una critica al matrimonio civile.

DParlavecchio ha detto...

Grande .... finalmente si squarciano i veli del tempio :-)

Il Family Day? Un'opportunità ...
La crisi della coppia media cattolica? Un'opportunità ....

Opportunità per vedere come finisce l'orgoglio laico o cristiano o altro ...
Le persone generalmente orgogliose sono inclini a cambiare ... quindi
funzionano solo i discorsi tra "pari" i "peer to peer people"


Relazioni franche e senza sensi di colpa e di inferiorità da parte di nessuno
potrebbe essere un punto di partenza e non feste ad inviti :-)
Chi è sposato (ops...) ne sa qualcosa ... compromessi: per amore SI, conflitti: per migliorare
(e non essere migliore di altri) SI.

Per questo scenderei in piazza per altro NO

Anonimo ha detto...

in realtà anche i sacerdoti sono ormai oggetto di una serie di fraintendimenti di poco minori di quelli relativi alla famiglia.

Tant'è vero che, chi normalmente depreca "il prete" quando esercita pienamente la propria ordinazione (non sto qui a spiegare... tra cattolici dovremmo capirci), accetta esclusivamente il prete "assistente sociale/sindacalista"

Un sacerdote ha una divisa riconoscibile a vista: una famiglia sposata cristianamente no.

E l'abito fa il monaco eccome!