14 maggio 2007

The Family Day After

La bomba è esplosa. I giornali, i siti web etc etc (quelli cattolici, ovviamente, e tutti i de-voti) dell'armata dell'orgoglio cattolico esultano. Esulta anche qualcuno di quelli che ha avuto bisogno dell'olio di ricino per essere in piazza... ma una piccola gioia, in guerra, non si nega a nessuno.

Facce tronfie (in doppio petto e/o in clergyman) in ogni dove nel retropalco. Qualche muso, ma solo per questioni di visibilità (che è come la precedenza, si dà quasi sempre a destra).
Un po' dovunque, faccette col ghigno e gestualità della serie "gliel'abbiamo fatto grosso così"... il palco, oppure "quanto ce l'abbiamo avuto duro"... il cuore.
Il tutto, ovviamente, dissimulando benedizioni e dispensando doni ai bambini (loro, almeno stavolta, innocenti e belli in quella piazza).

Il Family Day ha appena colpito l'obiettivo con successo. L'evento mediatico ha funzionato.
Ora si tratta di far il conto delle vittime e dei danni...ops... di vedere i frutti.

Alcuni appunti moralistici a flash.

Ex post. E' proprio vero che la piazza è sempre migliore di chi la convoca o di chi la vuole usare. Visto in Tv ed ex post, come astronauti appena rientrati sulla Terra dopo mesi, il Family Day sembrava quasi bellino, qualche lapsus freudiano a parte. E' che c'è chi conosce l'ex ante.

Risuscitò. Il Family Day ha registrato anche un miracolo: è apparso Berlusconi, l'Unto. Aveva dichiarato che non sarebbe stato della partita, ma prima Baget Bozzo ("è la tua piazza"), poi, si dice, una telefonata di Camillo in persona, hanno convinto il ritroso. Berlusconi è arrivato mentre un tribuno concionava cantando con la chitara sul palco. Il Cavaliere felice avrebbe detto: "Guarda che carino Camillo, per farmi felice ha invitato anche Apicella...". Poi gli hanno spiegato che quello era Kiko Arguello.

Risuscitò 2. A Kiko Arguello, fondatore insieme a Carmen Hernandez del Cammino Neocatecumenale, gli è "scappata" la Catechesi : 10 minuti di sermone (ne aveva 5 in scaletta, 2 più di tutti gli altri... guadagnati sul campo) in un evento annunciato come laico e in difesa dell'articolo 29 della Costituzione. Ora, a parte il dettaglio che ha salutato solo i "suoi" 200mila (carramba!), è evidente che a Kiko dobbiamo almeno assegnare il premio onestà: è l'unico che si è comportato come se il Family Day l'avessero voluto e organizzato i vescovi e non le associazioni laiche. Cioè, è stato l'unico sincero.

Arredi. Tra passeggini, bandane, chitarre e crocioni vari, piazza San Giovanni è stata arredata di altri simpatici complementi di arredo: due belle aquile imperiali, modello Hitler; almeno un bandierone col tricolore monarchico; decine di striscioni anti-Dico, alcuni velenosi, mooolto cattolici... per enumerare solo quelli avvistati in diretta o in Tv.

Numeri. Fatevene una ragione: il catino di p.zza San Giovanni, pieno, contiene al massimo 350mila persone (la fonte è molto affidabile). Ora, anche considerando le vie di fuga, si potrà essere arrivati a 600mila... Tanti, tantissimi, Pezzotta, ma non "un milione e mezzo"... Forse si è confuso col palco del 1° Maggio... Intanto, si attendono i dati della questura, curiosamente spariti dalle cronache per l'occasione.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Kiko-Apicella m'ha fatto scompisciare, bravo!

Anonimo ha detto...

avevo scritto il commento,
poi ho fatto la registrazione,
poi ho perso il commento...
se vado avanti così......

comunque sono sconvolto dalla tua autonomia di giudizio, e di coscienza....
ma come ti permetti...!!!!!!!!!!
sniffff.... pensavo di essere solo....