31 marzo 2009

il pane quotidiano

"Padre nostro, che sei nei cieli... dacci oggi il nostro pane quotidiano"...

Dalle Puglie, grazie a un amico che collabora con me al giornale per cui lavoro (Aesse), mi arriva una
"esegesi laica" di questo passaggio del Padre nostro da parte di un commerciante che ha detto "no" a usura e racket:

“Se noi non andiamo a denunciare le autorità, non sanno nulla della realtà del territorio. Solo così si rinasce di nuovo. È come se io due anni fa fossi rinato di nuovo. Lavoro molto più tranquillamente ora. Prima ero troppo agitato, ti preoccupavi ogni momento di trovare i soldi. A casa non portavo più il pane quotidiano e c’erano giorni che stavamo completamente digiuni”.

Certo poi che è durissima se in Italia chi non rinuncia alla verità e alla legalità, si imbatte anche in queste cose.

Anche di Telejato e del suo fondatore (in realtà, una rischiosa e notevole impresa familiare), avevamo potuto parlare su Aesse.

ps. condannare o sperare?

(foto di Manel/flickr)

1 commento:

Paolo ha detto...

Questa sera, alla consueta trasmisisone televisiva alla quale partecipo, parleremo di "CONVERSIONE" e sarà ospite Nicola Legrottaglie autore del libro “Ho fatto una promessa”. Se vuoi lasciare una testimonianza, un commento o un'eventuale domanda da porre ai nostri ospiti... Grazie! Ciao! Paolo