04 giugno 2008

chi cerca trova

dalle mie letture sull'autobus quotidiano...

"Cercare non la nostra santità, ma il Santo". Questa mattina Chiara Lubich, di cui non avevo mai letto nulla prima della sua morte, mi ha regalato questa piccola perla.

Con la sua semplicità "involontariamente poetica" (rubo e re-interpreto una definizione recente di Giovanni Casoli), la Lubich racchiude una cosa dalle profondità insondabili in una frase brevissima.

Ho tentato di proporvi la risonanza cha ha suscitato in me, ma non ci riesco. Rovinerei tutto.

Ve la riconsegno così. A ognuno, se Dio vuole, susciterà un pensiero appropriato.

ps. del libro da cui ho tratto questa frase, parlerò appena lo avrò terminato.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Frase che arriva dritta al cuore!
Mi ha fatto pensare che cercando la nostra santità potremmo correre il rischio di autoincensarci, mentre non ci si può sbagliare se si cerca il Santo, se è Solo Lui il nostro punto di riferimento.
Grazie per la "consegna" della frase.
Mirella

Unknown ha detto...

grazie, Mirella... come immaginavo ognuno che legge questa frase saprà farne la migliore "esegesi" per sé e la sua vita.

Unknown ha detto...

oggi cerco riposo, coraggio e speranza... sono sicuro che domani la troverò.

Anonimo ha detto...

...cercare il Santo è...quel "beati i puri di cuore perchè vedranno Dio" è saper vedere l'immagine Sua in ogni, OGNI uomo anche nelle periferie più degradate, anche nei volti più sfigurati... come in quelli dei giovani che ad esempio giungono a...Nuovi Orizzonti! ^_^

...ebbene si: non ci conosciamo, ero giunta quà perchè avevo visto che avevi fatto un riferimento (sull'anticamera del cervello) a questa realtà che conosco da qualche anno! :-)))
..e venendo sul tuo blog cosa leggo?? che conosci anche Carlo e Dzemilla!!?? ^_^

..oddio ma "splinder" è proprio piccolo! Conosco anche loro!! anche se è un pò che non li vedo!
Ho fatto un cammino francescano con loro insieme ai nostri amici spagnoli, andammo anche a Mentana quando ancora vivevano al campo nomadi :))) ...li vedi ancora? se si portagli i saluti dalle ragazze di Ostia!


Cercare e contemplare il volto del Santo rende...contemplative tutte le nostre azioni quotidiane e le trasfigura, poco a poco, forse, senza che neanche ce ne rendiamo conto...


Ciao,
un sorriso da Brezza^_^

www.dolcestilnovo.splinder.com

Anonimo ha detto...

Rimango sempre meravigliato, che una persona della tua età abbia avuto il dono di guardare lontano e in profondità.
Come diversamente mi colpiscono persone che della tua generazione, si chiudono dentro assolute certezze, e magari rifugiandosi in seminario.... sicuri che la vita da sacerdote, o da religioso, fornirà loro quell'identità, che non hanno voglia di cercare/discernere in una personale ricerca in Dio, paurosi come sono del conflitto con la realtà del Mondo...
Chiara.... mi accompagna da 30anni, quando un amico sacerdote mi fece scoprire la spiritualità del movimento, e scoprii tra i tanti libri di Chiara stessa, la sua spiritualità estremamente semplice, come quella di tutti i grandi "santi", ma estremamente concreta, non fatta da assiomi teologici, ma di un concreto vivere quotidiano lievitato dai fondamenti dei profondi messaggi evangelici.
Peccato che il movimento stesso risenta del tipico peccato "originale" di tutti i movimenti cattolici....
Comunque apprezzo la tua capacità di essere sempre in gioco, nulla di ovvio, nulla di scontato, il vangelo si interfaccia con il quotidiano nelle varie sfide....
Grazie
matteo

Unknown ha detto...

Benvenuta a Brezza! e grazie a matteo...

nell'ordine.

Brezza. Carlo e Dzemila li abbiamo visti solo una volta, ma era un po' che con mia moglie si voleva andarli a trovare. Ora tu aggiungi alcuni particolari che mi confermano cose che non ci siamo detti nell'incontro. Invece, quelli di Nuovi Orizzonti li conosco un pochino meglio... lunga storia, fatta anche di strani incroci. Anche S. Francesco ci unisce: io e mia moglie ci siamo "fidanzati" sul serio dopo uno dei corsi vocazionali di p. Giovanni Marini, a S. Maria degli Angeli.

Matteo. Tu sei troppo buono con me. Però se questo trapela dai miei spunti, sono contento. è tutto merito di Chi mi ha amato e mi ama ogni giorno.

Anonimo ha detto...

Sono rimasto anch'io colpito da una frase trovata su un libro che sto leggendo (acquistato in una libreria che frequento da circa tre mesi) e che provo a rielaborare: piuttosto che appendere in giro tante croci, ricordiamoci di appendere "noi stessi" a queste croci! Insomma, ragazzi, bisogna ripartire dal centro della nostra fede... grazie sempre, caro moralista!

Anonimo ha detto...

bellissimo

Anonimo ha detto...

Bisogna saper guardare e capire "dove" guardare. Vedi Moralista, credo che la santità non consista nel gurdare "fuori" di noi o mettersi alla ricerca affannosa di qualcosa che ci sfugge e vorremmo a tutti i costi perseguire, e nemmeno guardare ai santi quasi ad emularli. Per me, parlo per me ,per la mia visione, la santità trascende le nostre possibilità, nel senso che è sempre frutto di una grazia dall'alto. Una grazia che dobbiamo chiedere costantemente e non è detto che ci venga elargita: solo se a Dio piacerà! E'questo il fulcro attorno al quale si avvitano le nostre preghiere e suppliche, affinchè il Signore ci conceda la capacità di operare il bene e di perseguire il bene. Noi, in modo più o meno consapevole, siamo tentati, quasi sempre, ad idealizzare noi stessi e circondarci di un'aurea che il più delle volte non possediamo, nemmeno i santi la possedevano. Anzi, qualcuno ha detto che i santi sono quelli che dippù hanno sentito il peso del distacco da Dio, i più soli. Noi viviamo in una costante dimensione di penombra e di solitudine perché la vita è come una salita: nessuno t'aiuta. Ed è giusto così, perché in noi sono le risorse ce le ha donate IddIo. Nel momento stesso in cui, consapevoli della nostra miseria ci mettiamo in sintonia con il divino ecco che emergono quelle forse occulte che ci dispongono all'amore le quali credevamo non possedere in quel momento inizia il percorso verso la santità: un viaggio in salita, faticoso e arduo... e mai darlo per scontato

Clodine