Cari Bersani e Renzi, visto che pare siate i potenziali candidati premier del primo partito del Paese, ieri sera vi ho ascoltato con attenzione. Speravo di poterlo fare anche per la Pdl ma loro hanno deciso di continuare a organizzare burlesque dove spopolano le maschere truci e gli sguardi senza futuro. Je piace così.
Mi aggiungo così buon ultimo alla lunga lista di web-cosi e non, più o meno autorevoli e informati, che su internet vi danno oggi "le pagelle". Dirò solo delle cose che non mi quadrano.
Tra l'altro le stesse su mi interesserebbe la posizione di tutte le forze politiche.
Le domande - un po' troppo vaghe alcune, altre assenti - non vi hanno aiutato.
Come in occasione del primo dibattito (Sky più stile e ritmo Usa, Mamma-Rai più rassicurante nello studio Rosso-Maggioni), ho appreazzato molto il fatto che vi parlaste e ci parlaste solo dei problemi posti nelle domande, senza divagare troppo e senza polemiche sul nulla da talk-show.
Sulla scuola non mi siete piaciuti manco un po'.
Il problema strategico, e sottovalutato, per il rilancio dell'istruzione (pubblica) e per provare a dettare una linea seria sulla questione precari/abilitati etc etc, è che arrivino a insegnare sopratutto educatori motivati.
Insegnare non può essere un mestiere "di scorta" o "salvagente", quasi un LSU.
Sulle armi (F35) e le spese militari in genere non ho capito molto.
E in politica estera, noi Italia, siamo fragilini un po' dappertutto.
L'Italia si è impegnata per 230 mld per i prossimi 12 anni.
Ora, è persino inutile ricordare che c'è la crisi. Senza per nulla appoggiarmi agli slogan, il perché dovremmo spendere tutti questi soldi per degli armamenti (230 mld in 5 anni), data anche la nostra Costituzione, ce lo dovreste proprio ri-spiegare bene.
Sul sostegno - fisco e welfare - alle famiglie (sopratutto con figli e a basso reddito), poi, praticamente zero carbonella.
Abbiamo appena percepito un paio di "ok" al riconoscimento delle unioni "all'inglese" o "alla tedesca" (parliamone): tema trendy ma non prioritario.
Ma il silenzio più o meno totale nel vostro caso può anche essere un buon segno: il tema scotta con molti vostri elettori e il silenzio vale "mani libere", cioè non promettiamo nulla a nessuno.
Chissà, forse è meglio di tante vane promesse da mercante (su valori che diventano all'improvviso molto negoziabili) di questi ultimi anni.
Comunque, non riesco a dire chi tra voi due preferisco: Renzi, che tu piaccia o no alla sinistra, porti uno stile di politica diretto e un approccio pragmatico (da verificare però sul campo); Bersani, sei serio, più rassicurante ed esperto, mi stai anche simpatico; ma quella grossa scimmia sulle spalle (D'Alema) ti ingombra assai. Ed è pure antiestetica.
Ravviso solo un rischio latente, forse più da parte dei vostri fan che vostro: quello di calvalcare un po' troppo spavaldi e compiaciuti (e quindi disattenti al Paese) verso una vittoria che sembra oggettivamente vicina e senza opposizione seria. In attesa dell'ultimo colpo di coda di Mr B.
Mi aggiungo così buon ultimo alla lunga lista di web-cosi e non, più o meno autorevoli e informati, che su internet vi danno oggi "le pagelle". Dirò solo delle cose che non mi quadrano.
Tra l'altro le stesse su mi interesserebbe la posizione di tutte le forze politiche.
Le domande - un po' troppo vaghe alcune, altre assenti - non vi hanno aiutato.
Come in occasione del primo dibattito (Sky più stile e ritmo Usa, Mamma-Rai più rassicurante nello studio Rosso-Maggioni), ho appreazzato molto il fatto che vi parlaste e ci parlaste solo dei problemi posti nelle domande, senza divagare troppo e senza polemiche sul nulla da talk-show.
Sulla scuola non mi siete piaciuti manco un po'.
Il problema strategico, e sottovalutato, per il rilancio dell'istruzione (pubblica) e per provare a dettare una linea seria sulla questione precari/abilitati etc etc, è che arrivino a insegnare sopratutto educatori motivati.
Insegnare non può essere un mestiere "di scorta" o "salvagente", quasi un LSU.
Sulle armi (F35) e le spese militari in genere non ho capito molto.
E in politica estera, noi Italia, siamo fragilini un po' dappertutto.
L'Italia si è impegnata per 230 mld per i prossimi 12 anni.
Ora, è persino inutile ricordare che c'è la crisi. Senza per nulla appoggiarmi agli slogan, il perché dovremmo spendere tutti questi soldi per degli armamenti (230 mld in 5 anni), data anche la nostra Costituzione, ce lo dovreste proprio ri-spiegare bene.
Sul sostegno - fisco e welfare - alle famiglie (sopratutto con figli e a basso reddito), poi, praticamente zero carbonella.
Abbiamo appena percepito un paio di "ok" al riconoscimento delle unioni "all'inglese" o "alla tedesca" (parliamone): tema trendy ma non prioritario.
Ma il silenzio più o meno totale nel vostro caso può anche essere un buon segno: il tema scotta con molti vostri elettori e il silenzio vale "mani libere", cioè non promettiamo nulla a nessuno.
Chissà, forse è meglio di tante vane promesse da mercante (su valori che diventano all'improvviso molto negoziabili) di questi ultimi anni.
Comunque, non riesco a dire chi tra voi due preferisco: Renzi, che tu piaccia o no alla sinistra, porti uno stile di politica diretto e un approccio pragmatico (da verificare però sul campo); Bersani, sei serio, più rassicurante ed esperto, mi stai anche simpatico; ma quella grossa scimmia sulle spalle (D'Alema) ti ingombra assai. Ed è pure antiestetica.
Ravviso solo un rischio latente, forse più da parte dei vostri fan che vostro: quello di calvalcare un po' troppo spavaldi e compiaciuti (e quindi disattenti al Paese) verso una vittoria che sembra oggettivamente vicina e senza opposizione seria. In attesa dell'ultimo colpo di coda di Mr B.
1 commento:
Nel frattempo l'attualita' avanza: la lite sulle regole per il ballottaggio e la pubblicita' aggiungono nuovi elementi
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