Posso dire, come retorica vuole, "io c'ero".
Sono reduce dal Vatican meeting for blogger. E sono contento di esserci stato.
Per la prima volta, credo, un'istituzione, e una così apparentemente paludata come la Santa Sede, si è proposta di convocare il mondo dei blogger per "conoscere", "ascoltare", "entrare in relazione".
E non c'erano solo blogger cattolici, nonostante una vulgata che anche ex post ha la sua diffusione in rete. E nonostante una percettibile aspettativa in tal senso di molti presenti.
I feed back dei partecipanti in rete sono stati vari e a volte dissonanti.
Io trovo che l'intenzione di partenza valga da sola un buon giudizio sull'iniziativa. E mi riconosco nel resoconto di p. Antonio Spadaro.
Personalmente, porto a casa sopratutto la frase di p. Federico Lombardi, portavoce della Sala stampa vaticana etc: "I bloggers cattolici sono un po' l'opinione pubblica nella Chiesa. Il magistero conciliare già prevedeva questa dimensione. Forse non è stata ancora tanto sviluppata".
Il resto ho cercato di riassumerlo in qualche frase-chiave su VinoNuovo.it.
5 commenti:
Caro Simone, mi compiaccio per la tua partecipazione e anche per la tua soddisfazione. Mi fa piacere che nei paludati palazzi ci sia apertura per il nuovo. "Non abbiate paura!"
aggiungerei, che aldilà dei tanti difetti che si possono trovare, ho annusato più maturità e apertura in Santa Sede che non in tanti blogger "molto cattolici".
Dai Simone, non direi blogger "molto cattolici" bensì "molto cattolico" ;-)
benvenuto Silvio!
io sono un po' discolo, sebbene programmato per obbedire. ;)
Simone, gli amici "kattolici" ti potrebbero ricordare quanto essi rifuggano dal "vaticanamente corretto".
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