18 marzo 2011

fratello d'Italia

Il 17 marzo 2011 ho appeso il tricolore al balcone di casa.

Mai avuta particolare frequentazione con la nostra bandiera. Manco per i mondiali di calcio.

flickr/Viditu
Ma ho visto mio figlio prepararsi fiero e soddisfatto alla sfilata della scuola, imparando l'Inno di Mameli.

Ho visto le mie figlie ballare mentre il fratello cantava "Fratelli d'Italia".

Ho visto un nonno (mio padre, cripto socialista garibaldino, ma mai "patriota" esplicito) arrivare a casa portando la bandiera per i nipoti e con una serie di cartine geografiche in mano "per fargli vedere come sono successe le cose...".

Ho visto queste cose e mi sono piaciute.

Mi piace essere italiano, riconoscere la mia patria nelle viscere, senza per questo aver bisogno di essere nazionalista. O peggio.

Mi piace "tifare" per il mio Paese senza dover più nominare un partito.

E mi piace mio padre (anagraficamente "sessantottino") che dice: "I fascisti si sono appropriati indebitamente del tricolore. E i comunisti hanno fatto di tutto per farlo sparire dalla memoria collettiva".

Riprendiamoci la nostra storia e anche qualche sogno.

Forza Italia!

12 commenti:

Unknown ha detto...

ps. non mi piace che il tricolore, la bandiera, l'amore di Patria etc etc sembra debbano avere il copyright degli amanti della retorica militaresca e guerreggiante.

Alessandro Iapino ha detto...

W Nonno Sereni!!!!

Unknown ha detto...

...se dico w il moralista e w babbo sereni sono di parte??e cmq si...w l'italia!! sora sere'

Marcello ha detto...

... e viva il Risorgimento!

Anonimo ha detto...

Casualmente mi sono imbattuta nel tuo blog....è piccolo il mondo!!! I "Sereni" hanno fatto parte della mia infanzia, nonno e nonna, gli zii Moreno e Alessio, tuo padre e tua madre e di conseguenza anche voi figli. Anche queste esperienze di vita semplice e di ricordi sono Italia, forse quella più vera e che comunque mi piace.
Un saluto a tutti con affetto da Milano. Patrizia Perferi
un bacio alla mamma.
patriziaperferi@libero.it

Unknown ha detto...

cara Patrizia, bentrovata!!!

Unknown ha detto...

@marcello: a proposito delle mie frequentazioni con la bandiera... vuoi raccontare tu come ti presentasti addobbato a casa mia per Italia-Germania del 2006?

Marcello ha detto...

Maglietta azzurra con scudetto tricolore, cappellino azzurro con scudetto tricolore e bandiera in mano.
Il tutto poi riposto nel cassettino per il successivo torneo.
(Non era Italia-Germania, era una delle partite del girone... ma non ricordo)

Detto questo, ho una domanda: ma non è che tutto questo nostro nazionalismo è stato un po' influenzato dal nostro desiderio di fare un dispetto alla Lega?

Unknown ha detto...

Di sicuro la Lega... lega.

Marcello ha detto...

Battuta fulminea... 6 minuti! Chapeau.

... si può usare una parola francese in questo clima autarchico?

Unknown ha detto...

basta che non sia quella famosa di Cambronne...

Marcello ha detto...

In verità, mi sembra che in questo clima autarchico (ma anche un po' pecoreccio), quella del colonnello Cambronne sia una delle poche parole straniere concesse.