Dal 1° gennaio 2011 l'edizione settimanale in lingua italiana dell'Osservatore Romano "avrà una diffusione senza precedenti, con una tiratura molto alta in aggiunta a quella consueta da noi realizzata. E questo grazie alla rivista Tempi, che dal primo numero di gennaio stamperà e diffonderà la nostra testata, senza aumento di prezzo per i suoi lettori e senza costi aggiuntivi per la Santa Sede".
Così recita il "promo" pubblicato in prima pagina il primo dicembre sul quotidiano della Santa Sede.
Perché non fare lo stesso abbinamento con Famiglia Cristiana (che in quanto a diffusione, se questo è il senso dell'operazione, è "leggermente" più affidabile di Tempi)?
Sicuramente solo perché i Paolini (gli editori di Famiglia cristiana) non gliel'hanno proposto.
ps.: Tempi è un settimanale cattolico molto vicino a Comunione e Liberazione.
1 commento:
Sicuramente.
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