24 dicembre 2010

il sì di Giuseppe

"Giuseppe, figlio di Davide,
non temere di prendere con te Maria, tua sposa.
Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo;
ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù:
egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati".

Non ricordavo che nel Vangelo di Matteo, l'unica "Annunciazione" è quella rivolta a Giuseppe.

Mi pare che il vangelo di Matteo sia stato scritto soprattutto per quel pezzo di chiesa della prima ora proveniente dal popolo d'Israele, e la cosa acquista quindi diversi significati. Ma non è questo l'oggetto del post.

Dio - il Dio onnipotente e "terribile" dell'Antico Testamento - ha voluto condizionare la sua stessa Incarnazione al "sì" dell'uomo qualunque, Giuseppe, il falegname di Nazareth, dimenticato discendente della tribù di Davide.

Un sì apparentemente superfluo anche dal punto di vista fisiologico...

Ma forse, senza il "sì" di Giuseppe - anzi, i sì, a un matrimonio sconveniente e a un figlio Altrui - non sapremmo nulla nemmeno di Maria, perché per la Legge antica (Deuteronomio 22,23-29), avrebbe potuto - se trovata "complice" del suo stato di gravidanza - anche essere lapidata.

Dunque, "così fu generato Gesù Cristo". In questo modo assurdo e improbabile.

Generato da due sì, quello di una giovane vergine sconosciuta e quello de "l'uomo qualunque", marito e padre nonostante tutto e tutti e - anche - "contro" il suo stesso interesse. Un uomo che ascolta il cuore e fa memoria di un'antica promessa di Dio.

E così può essere generato Gesù oggi, e ogni giorno, nel mondo e nella mia e nella tua vita. Anche quando tutto rema contro e sembra impossibile, perché "nulla è impossibile a Dio". Una promessa e una Parola per cui posso solo rispondere: Amen!

Buon Natale!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

I "sì" di Maria e Giuseppe permettono a Dio di salvarci. E' bello il pensiero che non ne basta uno solo. Quando due persone convogliano le loro volontà, nasce chi "fa nuove tutte le cose". E' per questo che reputo Giuseppe vero padre (esclusa la procreazione), come il Padre, di Gesù. Buon Natale!
torietoreri

Marco Statzu ha detto...

sì, sono pensieri che ho trasmesso in queste feste natalizie... quando l'angelo dice "prendi con te il bimbo e sua madre", lì si esprime un abbraccio di un papà che vuol difendere il figlio...
E secondo voi Gesù, quando racconta la parabola del Padre misericordioso non aveva ancora addosso il calore di quell'abbraccio salvante di Giuseppe?