08 maggio 2006

Ad maiorem Dei gloriam

Esce ufficialmente oggi nelle librerie più sensibili, diciamo così, il libro che raccoglie le lettere scritte da don Andrea Santoro dall'inizio della sua esperienza missionaria in Turchia agli ultimi tragici-santi giorni della sua vita (l'introduzione è a cura del mio amico Camillo).
La genesi della pubblicazione non è stata proprio limpidissima, come avrebbe meritato Andrea, ma tant'è.
Lo Spirito è più forte di tutte le povertà di noi uomini e donne, laici o religiosamente vestiti (e anche delle polemiche più giustificate, ma non per questo meno noiose, che pertanto ometterò).

Ad maiorem Dei Gloriam.

Anche la lettura delle sue parole potrà essere seme di conversione e animazione spirituale.


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Dal comunicato di presentazione del libro:

"Dal 2000 don Andrea Santoro è in Turchia, inviato come fidei donum dalla Diocesi di Roma.

All’origine della decisione di trasferirsi lì, nelle terre che hanno visto nascere la fede cristiana, c’è il forte desiderio di andare per «attingere – come lui stesso spiega in una lettera – un po’ di quella luce antica e darle un po’ di ossigeno perché brilli di più».

È l’inizio di un’avventura umana e spirituale straordinaria.

Nelle lettere che scrive alla “Finestra per il Medio Oriente” (realtà che fonda lui stesso al momento della partenza) racconta quanto vive giorno dopo giorno: la scoperta del popolo turco e le sue tradizioni; i progressi nello studio della lingua e nella conoscenza via via sempre più profonda del mondo musulmano con le sue luci e ombre, i suoi problemi, le sue ricchezze spirituali; la vita delle piccole comunità cristiane; rimanendo fino all’ultimo convinto della possibilità del dialogo tra le tre religioni monoteiste a partire da quella terra".


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