Il moralista impasta buon senso e luoghi comuni, valori in disuso e ramanzine da vecchio babbione. E' un qualunquista incazzoso che tenta di uscire dalla sagra del "politicamente corretto". (since 6/6/2005)
24 gennaio 2006
La ruina della Chiesa (predicozzi)
Il mio don Camillo (dico "mio" perchè, nel mio caso di battezzato, sarebbe il mio vescovo, solo "vicarioperfortuna") non manca di mancare al dibattito politico con l'ennesima attesissima prolusione.
Ricordando a tutti - evidentemente ci sono dei dubbi in merito, se bisogna sottolinearlo - che la Chiesa non sceglie "alcun schieramento politico o partito", in vista delle elezioni, ci offre un grande spunto di riflessione e inserisce, tra gli altri, come tema "prioritario" la "riduzione della grave dipendenza energetica del nostro Paese"... A quando un commento sulla tappezzeria della Lettizzetto, che tanto lo brama dagli studi di "Che tempo che fa"? Che magari ci farebbe pure la figura del simpatico...
Mentre sulla insignificante situazione del nostro sistema economico, finanziario e politico, il mio ci illumina così, ossia con un "forte auspicio" che "in questo come in altri campi, i comportamenti censurabili, o comunque gravemente discutibili, trovino un freno e un limite nella coscienza delle persone prima ancora che nelle norme giuridiche e amministrative"...Ecco io, come battezzato e amante della mia Chiesa, mi aspetto dal mio vescovo (sempre "vicarioperfortuna") che, va bene intervenire, ma ci dica come, dove e perchè le coscienze dovrebbero trovare un limite.
E non che la coscienza viene prima della legge (anche ad personam).
Questo "ce lo sapemo de 'ggià". Grazie.
(Foto by fazen)
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