04 giugno 2014

se non sei dei nostri

Ho fatto due pensieri banali leggendo "La lista di Bergoglio" di Nello Scavo che ho preso in prestito da un amico.


Il primo è stato sull'insondabile mistero del cuore dell'uomo, che tanto può scendere in un abisso di violenza, sadismo o solo meschinità; quanto incredibilmente è capace di salire le vette del coraggio, dell'amore gratuito e disinteressato, della vera "con-passione". Spesso nel silenzio, fuori dai riflettori.

L'altro pensiero è stato sulla perversione degli ideali, compresi quelli "a fin di bene".
Una delle cose peggiori che l'ideologia - pianificata o istintiva, duramente conservatrice o rivoluzionaria - non sa e non vuole riconoscere fino a soffocarle e umiliarle sono la giustizia e la gratuità. Anzi, solo la giustizia, perché la giustizia è sempre gratis, non dovrebbe guardare in faccia al giudicato.

Perché, se non sei dei nostri, sei dei loro e come tale ti tratto.
Non c'è comunanza umana, non c'è ascolto, non c'è prova provata che tenga.
Salvo poi essere salvati o perdonati dal tuo avversario.
E qualche volta, non basta nemmeno quello.

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