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19 agosto 2015

noi, l'Inps e (finalmente) il congedo parentale a ore

Alla fine è online. Dal 18 agosto 2015 (con circa 2 anni e mezzo di ritardo dalla previsione di legge) è ufficialmente attiva sul sito dell'Inps la procedura per richiedere via web il congedo parentale su base oraria (il cosidetto congedo parentale a ore).

Dico "alla fine" perché è stata una curiosa avventura burocratica (e anche uno studio di caso di comunicazione istituzionale) iniziata per me nell'ottobre del 2014 pochi giorni dopo la nascita di mio figlio Francesco.



In quel periodo ho cominciato a informarmi su questa forma di congedo (che già avevo utilizzato per gli altri tre figli, ma non su base oraria), salvo scoprire che - nonostante fosse ampiamente promosso e spiegato anche sul sito dell'Inps - era di fatto impossibile farne richiesta.

Una classica situazione in cui la burocrazia (che nasce per semplificare la vita delle persone offrendo a tutti le stesse opportunità) fa divenire una tregenda quella che dovrebbe essere invece una sana e intelligente opportunità; e un'occasione perduta, per i tantissimi che di fronte agli ostacoli rinunciano, quella che potrebbe essere una buona pratica diffusa.

Spinto da una duplice motivazione, quella del cittadino/genitore/lavoratore frustrato e del "comunicatore" perplesso, scrivo così un post che diventa piano piano una specie di "forum" improvvisato sulla questione. Sì, perché scopro di non essere il solo in Italia a immaginare di godere di questo tipo di opportunità. Dal primo commento di Nunzi a Francesca, da Luisa a Luisa2 (papà come me pochi pochi, a dire il vero) si forma piano piano una piccola comunità che per mesi e mesi si aiuta a capire come cavarsela. Incluse le modalità per fare pressione su Inps e istituzioni.

Perché pare che il mio povero post campeggiasse in cima ai risultati di ricerca di Google sull'argomento specifico; dal momento che altrove, quotidiani e siti specializzati inclusi, non c'era modo di capire come risolvere la questione.

Stante che poi io il congedo a ore non l'ho più potuto e voluto richiedere, la parte bella della vicenda per me è proprio la costituzione di questa comunità informale di perfetti estranei che senza insulti, minacce, ruspe o ipotesi di complotto, quanto meno è riuscita ad ottenere una risposta ufficiale e una soluzione utile non solo ai diretti interessati.

Una soluzione parziale, però, perché alla luce delle ambiguità, vere o presunte, del Jobs Act - che ha recentemente ampliato l'istituto del congedo parentale - solo coloro che hanno un CCNL che lo preveda nel dettaglio, possono ottenere un vero congedo su base oraria. Gli altri possono solo chiedere un congedo per metà delle ore della giornata di lavoro: in pratica un part-time e non un congedo a ore, che neutralizza la logica dello strumento.

La realtà è che siamo ancora lontani da un Paese (sistema di welfare pubblico e aziende) che consideri la flessibilità del lavoro e la conciliazione lavoro-famiglia come un segno di civiltà e persino come un fattore di maggiore produttività del lavoratore.

ps. il congedo parentale in Italia costa al lavoratore (si pensi all'impatto su famiglie monoreddito) il 70% delle stipendio. Invece, tanto per capirci, ci sono aziende nel mondo che garantiscono a neomamme e neopapà un anno di congedo retribuito al 100% per stare a casa col proprio figlio dopo la nascita.

27 ottobre 2014

io, il congedo parentale "a ore" e l'Inps

Quelli dell'Inps sono stati carini e tempestivi. E non si dimenticano di me.
Però, nonostante le promesse, non mi hanno ancora risposto né risolto il problema.

Peraltro è un loro problema: il congedo parentale "a ore" esiste ma online non si può richiedere.
Peccato che non si possa nemmeno presso la mia sede zonale. Ergo, non si può prendere?



Spiego. Nasce Francesco, mio figlio. Mia moglie ha bisogno di una mano a casa e decido di prendere qualche giorno di congedo parentale. Di più è impossibile, visto che viene pagato solo al 30% dello stipendio.

In realtà vorrei prendermi solo delle ore, come prevede la normativa (se Ccnl di riferimento lo consente) recependo una direttiva Ue del 2010.

Ma come funziona ora che all'Inps "si fa tutto online"?
  1. Per prima cosa chiamo il contact-center dell'Inps. Una signorina molto gentile mi spiega che la richiesta del congedo parentale "normale" si può fare online. Mentre per quella ad ore non è stata ancora implementata la procedura e quindi mi devo rivolgere alla mia sede zonale o al Caf (ma poi perché il Caf' Semmai il Patronato... vabbé).
  2. Vado alla mia sede zonale dell'Inps (sotto casa) e un agente di sicurezza che distribuisce numeri per i servizi e fa di fatto da front office (?), dopo aver grugnito due parole in una radio trasmittente con (suppongo) un impiegato all'interno, mi dice che "si fa online" o "ar Caffe" (e dai). Quando gli faccio notare che al contact center dell'Inps - ossia l'azienda per cui costui sembra lavorare - mi hanno detto altro, lui si imbufalisce è risponde "ma quello nun è mica l'Inpse, nun conta gnente: è esterno". Peccato che sia il numero di riferimento ufficiale sul sito ufficiale dell'Inps.
  3.  Scrivo all'account ufficiale dell'Inps su Twitter segnalandogli l'incongruenza e chiedendo il da farsi. Loro mi assicurano che

  4. a questo punto, ohibò, rassicurato vado sul sito dell'Inps, entro nell'area riservata e inizio la procedura per inserire la domanda di congedo parentale.

    Ma nella procedura non è previsto alcun campo in cui richiedere solo delle ore di congedo. Il periodo più breve per cui si può fare richiesta è 1 giorno.
  5. riscrivo a @INPS_it e ottengo la risposta da cui sono partito. E in buona sostanza non ho potuto chiedere il beneficio di cui avevo bisogno e cui ho diritto.
Ne dovrei dedurre che:
  • il "congedo a ore" pur previsto dalla legge in realtà, in pratica, non si può ottenere;
  • l'Inps non sa cosa fa l'Inps;
  • ha ragione il contact-center ma forse alla sede zonale "nun je va" (per mantenere il tono) di offrire il servizio
Certo, potevo rivolgermi al Caf (o al Patronato? Vai a sapere). Prima che chiudano.

Perché tanto non servono: si può fare da soli tutto online, no?


(aggiornamento del 4/11/2014)

(aggiornamento del 1 gennaio 2015)


(aggiornamento del 8 luglio 2015)

Dopo mesi di traccheggi dell'Inps ("vi faremo sapere") e qualche piccola pressione di stampa e sindacati, c'è stata nel frattempo anche una riforma del congedo parentale (inclusa nel JobsAct) che ha modificato tutto l'istituto in termini apparentemente migliorativi.
Riguarda per ora solo il 2015 e chiarisce (più o meno) nello specifico di questo post anche quante ore di "congedo a ore" si possono eventualmente richiedere ed estende il diritto a richiederlo anche se non previsto nel CCNL di riferimento; ma a parte questo non aggiunge nulla alla normativa già esistente e che di fatto è rimasta finora inattuata e inutilizzabile.

La procedura online infatti - che già avrebbe dovuto essere operativa e fruibile dal dicembre 2012 - ancora non è disponibile e solo alcune sedi territoriali cominciano ad accettare a macchia di leopardo domande cartacee con le forme più svariate. Leggete gli ultimi i commenti e capirete.